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Le finali degli Assoluti categoria per categoria
Una giornata piena incorona un Torneo, che sembra avere riacquistato l’interesse attraverso i media, ma soprattutto il riconoscimento delle Istituzioni politiche e dello sport. Una settimana intensa, che sembra essere volata via in un battibaleno, accompagnata dalla bellissima voce del tenore Francesco Malapena.
Ad iniziare le finali sono le donne, grandi protagoniste anche quest’anno. Roberta Bonatti è la prima campionessa di questi Assoluti. Sua valida antagonista è stata Giovanna Marchese, che sembra voler rientrare nel grande giro come i suoi mezzi promettono. Un match incerto dopo due round, ma che trova la soluzione in una terza ripresa dove la Bonatti, molto attenta, ci mette esperienza e incisività. Una sfida tra le due ragazze che non finisce certo qui. I 51kg diventano teatro della prima sorpresa della giornata con il successo di Olena Savchuk, che sembra intenzionata a bruciare le tappe. La “vittima” è un’avversaria prestigiosa, tra le più brave delle ultime leve. Parliamo di Martina La Piana, che si trova a disagio di fronte al sinistro di sbarramento dell’abruzzese. Dopo una ripresa equilibrata la Savchuk piazza veloci 1-2 su un’avversaria che non conclude la sua iniziativa. Il terzo round vede l’allieva di Sauli prendere il largo nonostante il bel finale dell’avversaria che finalmente riesce a scambiare dalla corta distanza. Nei 54kg si scontrano due ex vincitrici degli Assoluti. Giordana Sorrentino prende subito l’iniziativa contro Giulia Lamagna, che non sfrutta il suo allungo e accetta lo scambio. Match da cardiopalma dove vince la consistenza dei colpi della pugile laziale. Nei 57kg Biancamaria Tessari fatica non poco per domare Daniela Panait, che cerca di tenere l’iniziativa, ma infruttuosa grazie alla precisione della veneta, che intasca il suo primo titolo dopo il successo alle WBL. Parlavamo di sorprese e i 60kg sono una conferma. Francesca Amato, per la verità apparsa al di sotto del suo standard, forse un po’ di stanchezza per l’intensa attività, comincia ad affiorare, mentre dall’altra parte Rebecca Nicoli sembra voler bruciare il tempo dopo l’assenza per infortunio. Amato tiene una guardia bassa, quasi da pro, che diventa invece un invito per la Nicoli che la incrocia interrompendo sul nascere le intenzioni. La pugile campana lascia anche l’ultimo round all’avversaria per un momentaneo passaggio di consegne. L’abbraccio tra le due atlete dopo il match è un bello spot per il nostro sport. Nei 64kg Angela Carini si conferma grande campionessa superando nettamente Erica Montalbini, fotocopia delle finali dell’anno scorso, che ha il merito di averci sempre provato. La Carini fa tutto con facilità, segno inconfondibile di classe. Susanna Canfora, accompagnata nell’angolo da Rosario Colucci e il sempre giovane Lucio Zurlo, suda le proverbiali sette camicie contro Sabrina Er Raquoui che la tiene in apprensione per due round. Nel terzo la napoletana mette una marcia in più imponendo la sua boxe a media distanza e conquistando nuovamente l’oro. Derby campano nei 75kg tra Carlotta Paoletti e la campionessa uscente Sarah Di Palma. La prima gira al largo e diventa imprendibile per la sua avversaria, che non riesce a chiuderla alle corde per scaricare i suoi colpi. La Paoletti oltretutto è brava a colpire indietreggiando e i giochi sono fatti. La finale degli 81kg vede di fronte la supercampionessa Flavia Severin e la “veterana” Anna Lisa Ghilardi. La Severin, asciugatasi fisicamente, mette in luce buona velocità e varietà di colpi, per la Ghilardi, poco mobile una sconfitta senza appello. Alla fine delle finali femminili viene premiata come miglior atleta Rebecca Nicoli, una scelta di cui sono tutti concordi.
Dopo una breve pausa tocca agli Assoluti Maschili. Nei 49kg Leonardo Esposito si danna l’anima per mantenere un ritmo sfrenato, necessario forse per venire a capo della boxe fredda ed efficace di D’Alessandro. I due terminano i primi due round in perfetta parità. Incredibile sfuriata iniziale nel terzo round di Esposito, che però paga con gli interessi per riprendere fiato contro una macchina perfetta come l’abruzzese, allenato dai Di Giacomo. Patrick Cappai, fisico eccezionale per i 52 kg., è autore di una prova convincente contro il non facile e sgusciante Ouazari. Il sardo in guardia destra tiene a distanza con sicurezza un avversario, più attrezzato per difendersi che per attaccare. Match aperto a tutte le soluzioni quello che ha visto di fronte Oggiano ed Erylmaz. Il sardo cerca di imporre un ritmo frenetico ad un avversario di forte temperamento. Difficile capire chi è avanti. Oggiano rischia la sospensione per ferita nel III round, ma si dimostra abile nell’ostacolare l’azione dell’avversario. La vittoria è assegnata a Oggiano, ma non trova tutti d’accordo, come succede quando un match è tirato. Nei 60 kg vince a sorpresa la new entry Simone Spada, un giovane che migliora di match in match con quel pizzico di carattere indomabile, che sta diventando il suo marchio. Per l’ex campione Canonico l’incontro è apparso subito in salita. Il tifo per Spada è alle stelle e il giovane si esalta, disputando il miglior match della sua giovane carriera. Canonico ha cercato di imporre la sua boxe ragionata con i diretti, ma aveva di fronte un avversario supercaricato. Nei 64k fa il suo esordio un altro giovane, Armando Casamonica, un fighter che non lascia respiro, opposto al sardo Ara. Il match è vissuto sui continui attacchi di Casamonica e i colpi incrociati di Ara, un classico nel suo svolgimento. Reggere il ritmo dell’allievo di Setaro è quasi impossibile, Ara ha tentato con ogni mezzo ma alla fine ha ceduto. Lezione di noble art con Malanga e il rientrante Arecchia. Quest’ultimo con la sua boxe varia sembra mettere il bavaglio ai colpi precisi, ma isolati, del suo avversario. Il ritmo è buono per due riprese, poi cala con Arecchia in debito d’ossigeno e un Malanga molto determinato a ottenere il suo primo campionato. Nei 75kg Rossetti conduce con la sua boxe solida la prima metà del combattimento con Tumminello, altro atleta da seguire con attenzione. Un match interessante non facile da giudicare, visto che Tumminello appare più attivo nella seconda parte. Il match viene assegnato a Rossetti, ma Tumminello merita una prova d’appello con una rivincita. La boxe di Munno per certi versi è un libro stampato nella sua semplicità. Il pugile campano paga negli 81kg la sua altezza. Antonaci sfrutta al massimo la sua velocità e i suoi colpi da lontano, ma quando la distanza si accorcia le braccia di Munno sembrano due fulmini, che difficilmente mancano il bersaglio. Uno schema semplice che dà ancora una volta ragione a questo campione. Gabriele Casella ha dichiarato fin dall’inizio che avrebbe vinto gli Assoluti nei 91kg.. Una spacconata? Forse, ma alla fine i conti gli hanno dato ragione. Il giovane, proveniente dagli sport da combattimento, ha messo una seria ipoteca già nel primo match superando il favorito Rosciglione. In finale comunque aveva un avversario tutt’altro che facile. Brito è un giovane abile e veloce, che riesce a portarsi fuori dai pericoli piazzando colpi da lontano, utili per il verdetto. Casella stavolta ha combattuto di cervello non avventurandosi alla ricerca del colpo risolutore. Ha tenuto sotto pressione l’avversario scaricando di tanto in tanto le sue bordate. L’allievo di D’Alessandri ha vinto meritatamente, ma ha dimostrato di avere le idee chiare senz’altro con l’aiuto del suo bravo maestro. La lotta fra i colossi fa subito respirare l’aria del ko con Tonyshev che crolla seduto al tappeto dopo un micidiale gancio sinistro preceduto da un preciso destro di Girolamo. Il veneto dimostrava grande carattere riprendendo il match e impegnando il suo avversario. Tre riprese condotte a buon ritmo con il ko rimasto solo nell’aria nonostante gli scambi violenti. Vittoria chiara per Girolamo, un toscano con dei martelli al posto delle mani.
Anche nelle finali maschili veniva eletto il migliore e la scelta ricadeva su Armando Casamonica, una delle scoperte, proveniente dal “Quadraro” di Silvano Setaro, un maestro giovane che sa leggere bene pregi e difetti dei suoi pugili.
FINALI FEMMINILI
48 Kg Roberta Bonatti GS vs Giovanna Marchese CP 5-0
51 Kg Olena Savchuk AB vs Martina La Piana GS 5-0
54Kg Giulia Lamagna PM vs Giordana Sorrentino GS 0-5
57 Kg Biancamaria Tessari VE vs Panait PM 5-0
60 Kg Francesca Amato LZ vs Rebecca Nicoli GS 0-5
64 Kg Angela Carini GS vs Erica Montalbini EM 5-0
69 Kg Assunta Canfora CP vs Sabrina Er Raquoui VE5-0
75 Kg Carlotta Paoletti CP vs Sarah Di Palma CP 5-0
81 KG Flavia Severin VE vs Annalisa Ghilardi TS 5-0
BEST BOXER: Rebecca Nicoli
FINALI UOMINI
49Kg Francesco D’Alessandro AB vs Leonardo Esposito TS 5-0
52 Kg Patrik Cappai CL vs Khalil Ouazari PM 5-0
56 Kg Daniele Oggiano SD vs Halit Herylmaz TS 4-1
60 Kg Giuseppe Canonico GS vs Simone Spada LZ 2-3
64 Kg Armando Casamonica LZ vs Matteo Ara SD 5-0
69 Kg Gianluigi Malanga LZ vs Vincenzo Arecchia GS 3-2
75 Kg Giovanni Rossetti PL vs Gerlando Tumminello GS 3-2
81 Kg Raffaele Munno GS vs Federico Antonaci PL 5-0
91 Kg Gabriele Casella LZ vs Davide Brito TS 5-0
+91 Kg Matteo Girolamo TS vs Dmytro Tonyshev VE 5-0
BEST BOXER: Armando Casamonica